Coronavirus decreto Io resto a casa

Il 25 ottobre 2020, il presidente del Consiglio Conte ha firmato il nuovo Decreto (qui il testo completo) contenente le nuove misure restrittive contro il coronavirus, valido dal 26 ottobre fino al 24 novembre. Ad oggi, le tre regioni più colpite sono la Lombardia (che ha superato i 5.000 casi), il Piemonte e la Campania; la curva dei contagi è in costante aumento.

Tutti i nuovi obblighi e restrizioni

Il nuovo decreto prevede la sospensione degli spettacoli in sale cinematografiche, teatri e altri spazi aperti al pubblico.

Chiuse anche piscine, palestre, centri benessere e termali, parchi a tema e divertimento. Sospesi anche eventi e competizioni sportive individuali e di squadra, fatta eccezione per quelli di interesse nazionale e riconosciuti ma solamente a porte chiuse, cioè senza la presenza di pubblico. Rimane comunque possibile effettuare attività fisica individualmente all’aperto.

Rimangono bloccate la attività di discoteche e locali simili, sia all’aperto che al chiuso. Sono vietate le feste, anche quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose: con ciò viene quindi sostituita la norma che prevedeva il limite massimo dei 30 invitati previsto dal precedente DPCM.

Sospesi i convegni e i congressi, si consiglia di effettuare anche le riunione private a distanza. Musei, istituti e altri luoghi di cultura possono rimanere aperti a eccezione che l’accesso al pubblico avvenga con ingressi contingentati e nel rispetto dei protocolli vigenti.

Per quanto riguarda le scuole, gli asili e le elementari continuano ad effettuare l’attività didattica in presenza; invece le superiori e le medie adotteranno forme flessibili, sia in presenza che a distanza, in base alla situazione di contagio territoriale; lo stesso vale per le Università.

Bar, pub, ristoranti, pasticcerie e gelaterie potranno rimanere aperti dalle 5 alle 18 con il limite di 4 persone per tavolo, dopo le ore 18 solamente con servizio d’asporto. Rimane vietata la consumazione in piedi nelle vicinanze dei luoghi di ristorazione. Consentite invece le attività di ristoro all’interno di Autogrill, aeroporti, mense, catering, alberghi, crociere e strutture ricettive.

Rimangono invece chiusi e inaccessibili i comprensori sciistici. Ci sono poi limitazioni per gli spostamenti da e per l’estero, a condizione che sia per assoluta urgenza, esigenza lavorativa o di studio e rientro presso il proprio domicilio o residenza.