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La visita fisiatrica è una valutazione medica svolta da medici specialisti che viene prescritta ed eseguita per indagare disturbi a carico dell’apparato osteoarticolare. Appare quindi evidente come si tratti di un esame diagnostico che trova numerosi campi di applicazione, oltre a svolgere un’importanza cruciale nella risoluzione di problemi legati a questo apparato.

Approfondiamo che cosa sia, nello specifico, la visita fisiatrica e come si svolga a livello ambulatoriale.

Che cosa è la visita fisiatrica

Recarsi da un fisiatra significa sottoporsi ad un esame diagnostico che ha come scopo quello di indagare la presenza o meno di patologie, infiammazioni o traumi (sia da incidenti sia da interventi chirurgici) a carico dell’apparato osteoarticolare.

I principali sintomi che devono indurre a valutare la necessità di rivolgersi a questa figura professionale sono la comparsa di disturbi ai muscoli, tendini e articolazioni che hanno portato, soprattutto se sottovalutati e trascurati, alla diminuzione delle funzionalità motorie. Inoltre, è opportuno sottolineare come la presenza di questa patologia possa comportare delle conseguenze anche nella sfera emotiva e sociale della persona che ne è colpita.

È opportuno sottolineare, quindi, che la visita fisiatrica non è un esame invasivo e soprattutto doloroso. Questa si sviluppa in tre fasi consecutive.

  • Anamnesi: qualora ci si trovi al primo incontro, il medico ha il compito di raccogliere tutti i dati circa la “storia medica” del paziente al fine di poter individuare la presenza di predisposizioni a determinate patologie. Al contrario, se si ha un rapporto già consolidato, questa prima fase viene esaurita con un aggiornamento da parte del paziente circa il proprio stato di salute. È importante, qualora se ne disponesse, portare con sé gli ultimi esami del sangue o cartelle cliniche a disposizione affinché si possa avere un quadro il più possibile completo.
  • Esame obiettivo: in questa seconda fase il medico osserva e verifica le capacità motorie del paziente, analizzandone postura, riflessi, equilibrio e, qualora lo ritenesse opportuno, specifici esercizi in determinate posture. L’esame obiettivo è una delle fasi più delicate e importanti dell’intera visita, in quanto consente di valutare concretamente la presenza o meno di disturbi che interessano l’apparato osteoarticolare.
  • Diagnosi: al termine dell’esame obiettivo, il medico può formulare una diagnosi dell’eventuale stato patologico del paziente che si è rivolto a lui, proponendo una cura oppure richiedendo ulteriori esami, quali ad esempio la risonanza magnetica, l’ecografia o la radiografia (RX).

A seguito della diagnosi, segue una seduta fisioterapica volta a cominciare ad eliminare parte delle patologie precedentemente rilevate. Infatti, grazie alla terapia manuale e/o a quella strumentale, unitamente ad un sapiente utilizzo ed esperienza in questo settore, è possibile ridurre i sintomi nei pazienti fin dalle prime sedute.

Fisiatra o fisioterapista: differenze

Un aspetto da tenere in forte considerazione quando si decide di sottoporsi ad una visita fisiatrica è la valutazione del profilo professionale di chi la esegue e dell’efficienza del centro in cui viene svolta. È opportuno ricordare che esiste una differenza sostanziale tra la figura del fisiatra e quella del fisioterapista in quanto a percorso formativo e competenze tecnico specifiche.

  • Fisiatra: è, prima di tutto, un medico che ha eseguito una specializzazione nel campo della Medicina della Riabilitazione e che quindi può dirsi, come suggerisce il termine stesso, un medico del fisico. Il fisiatra è quindi un medico specialista che ha le competenze per occuparsi di tutte le patologie che possono provocare disabilità motorie (di varia natura e livello di gravità) o disfunzioni all’apparato locomotore.
  • Fisioterapista: a differenza di quanto si possa pensare, non è un medico ma un professionista sanitario che tratta pazienti con patologie legate al sistema locomotore attuando le pratiche necessarie alla riabilitazione al recupero completo finale. Si tratta quindi di una figura professionale operativa e tecnica.

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