Prepararsi al Cammino di Santiago

Il Cammino di Santiago è la via di pellegrinaggio più popolare d’Europa. Attraversa il Vecchio Continente fino a giungere alla tomba dell’Apostolo Giacobbe, motivo per cui è spesso chiamato anche La Strada Di Giacobbe. Per migliaia di anni i pellegrini provenienti dai più lontani angoli del mondo hanno attraversato il Cammino di Santiago per adorare le reliquie del santo; tuttavia, ai giorni nostri, il Cammino ha cessato di essere soltanto religioso ed è diventato la principale via pedonale della Spagna, senza però perdere il suo misticismo e il suo significato filosofico. Essendo una strada abbastanza lunga e non priva di possibili pericoli, bisogna comunque seguire alcuni consigli per prepararsi al meglio a quest’avventura.

Cosa sapere prima di partire per il Cammino di Santiago

Innanzitutto occorre sapere che ci sono ben quindici opzioni per il percorso, ma quelle più popolari sono solo quattro: il Cammino francese, il Cammino primitivo, la Rotta del Nord e il Cammino portoghese. Mediamente i pellegrini percorrono all’incirca 20/30 km al giorno. Ogni strada tra quelle indicate ha una lunghezza differente dalle altre e su ogni rotta è possibile trovare delle scorciatoie. Senza dimenticarsi che ci sono anche quelli che attraversano il Cammino di Santiago in bicicletta oppure in sella a un cavallo. Esiste comunque una tesi generale: per considerare completo il Cammino, bisogna percorrere a piedi almeno 100 km e non importa quale segmento del lungo sentiero si attraversi. L’esperienza del pellegrinaggio è molto diversa da altri tipi di viaggi. Questo non è un percorso di trekking, anche se a volte sembra così quando si cammina nei boschi. Per questo è fondamentale attenersi a precisi consigli e suggerimenti per compiere il Cammino al meglio.

Periodo ideale per fare il Cammino di Santiago

Per evitare i turisti e il caldo è meglio raggiungere il Cammino di Santiago a maggio o settembre. Ad aprile potreste incappare facilmente nella stagione delle piogge e allora il pellegrinaggio rischierebbe di diventare una vera e propria tortura. In inverno molti ostelli per i pellegrini, invece, sono chiusi, motivo per cui potreste ritrovarvi immersi nella neve, nei boschi, a dormire in una tenda. Anche il caldo estivo di certo non aiuta a compiere il Cammino di Santiago, ma se doveste comunque provare a percorrere il sentiero d’estate dovreste alzarti prestissimo, verso le 5, per iniziare a camminare quando il sole non ha ancora raggiunto lo zenit, fermarvi per riposare nelle ore del pomeriggio e riprendere il Cammino di sera. Sappiate inoltre che proprio l’estate è il periodo in cui il Sentiero di Santiago è più affollato.

Cosa portare con sé durante il Cammino di Santiago

Per prepararsi al Cammino di Santiago è bene prima completare qualche sentiero di trekking per capire l’atmosfera del viaggio. Serve uno zaino abbastanza capiente, almeno da 50-60 litri, ed è meglio non sovraccaricarlo con della roba inutile (come le macchine fotografiche, se le foto si possono fare con uno smartphone). Se non volete portarvi dietro il bagaglio, potete affidarlo a dei servizi che lavorano sul posto: prendono il vostro bagaglio e lo portano alla meta. Per il vestiario la cosa principale è una giacca impermeabile antivento e buone scarpe da trekking. Il piacere del Cammino su questo sentiero dipende al 70% dalle scarpe giuste e al 30% da uno zaino ben fatto. Inoltre è meglio avere una torcia elettrica, una bottiglia d’acqua e un kit di primo soccorso. Prima di iniziare il viaggio, dovete procurarvi il passaporto del pellegrino che viene timbrato ad ogni tappa: si tratta del documento che attesta il passaggio del Cammino di Santiago. Il sentiero del pellegrino è indicato da frecce gialle e conchiglie: seguendo questi simboli non potrete sbagliare strada, ma è comunque meglio avere a portata di mano una mappa cartacea. In generale è impossibile perdersi sul Cammino: tutto è ben segnato da conchiglie e frecce varie. Le notti vengono trascorse negli ostelli oppure fuori dagli stessi, in tenda.