Giochi storici
Geroglifici / Credit: Pixabay

Chi l’ha detto che viaggiare significa solo e sempre spostarsi fisicamente. Negli ultimi anni, complice lo sviluppo delle tecnologie digitali, si è affermata una nuova forma di esplorazione: quella dei viaggi virtuali. Basta un sensore, un visore, uno schermo, una trama avvincente ed ecco che le persone possono vivere esperienze immersive che uniscono il fascino della storia al coinvolgimento tipico del gioco. E possono riuscire a viaggiare, rimanendo fermi. Vediamo come.

Tra cultura e intrattenimento: documenti e realtà virtuale nei musei

Un primo esempio di viaggio virtuale è rappresentato dai documentari interattivi. Non più semplici video da guardare passivamente, ma contenuti in cui lo spettatore diventa parte della narrazione. Piattaforme come Netflix e BBC hanno già sperimentato con prodotti che permettono di scegliere il punto di vista, interagire con gli eventi o esplorare in autonomia una ricostruzione digitale. È il caso di documentari sulla Seconda Guerra Mondiale o sull’antico Egitto, in cui lo spettatore può muoversi tra mappe, battaglie o tombe millenarie, avvicinandosi a un racconto della storia più personale e dinamico.

Stessa strategia che stanno sviluppando molti musei, anche nel nostro paese, dove il patrimonio culturale diventa senza barriere grazie alla realtà virtuale. Tra le avanguardie italiane c’è senza dubbio il Museo Egizio di Torino che propone esperienze immersive che permettono di entrare in una tomba ricostruita in 3D, osservando geroglifici e sarcofagi come se ci si trovasse realmente a Luxor.

Un altro caso da segnalare è il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che offre tour in realtà aumentata e virtuale per rivivere la vita quotidiana nell’antica Pompei. Basta indossare un visore e i visitatori potranno passeggiare tra domus e botteghe ricostruite digitalmente, vivendo la sensazione di essere tornati indietro di duemila anni, poco prima dell’eruzione del Vesuvio. Un viaggio indietro nel tempo che si può fare anche a Roma, dove il progetto Viaggi nell’Antica Roma trasforma le rovine dei Fori Imperiali in un’esperienza multimediale, grazie a proiezioni, audio e realtà aumentata.

Il gioco come macchina del tempo

Oltre ai musei, anche il mondo del gaming contribuisce a trasformare la storia in un terreno di esplorazione virtuale. I videogiochi storici sono forse tra i più amati e tra i più diffusi, subito dopo quelli sportivi: titoli come Assassin’s Creed Origins o Age of Empires hanno portato milioni di giocatori a conoscere ambienti ricostruiti con una cura filologica impressionante, dall’Egitto dei faraoni alle saghe vichinghe, passando per l’era medievale.

Ma la storia si ritrova anche in contesti più leggeri. Esistono infatti giochi online a tema storico, come ad esempio la slot Cleopatra, che trasforma personaggi e civiltà del passato in protagonisti di esperienze di intrattenimento. In questo caso non è prioritario l’intento educativo, ma l’intrattenimento si arricchisce così di nuovi scenari, di nuove opportunità, di nuovi viaggi.

Perché è proprio questo che accomuna documentari interattivi, musei virtuali e giochi: la possibilità di viaggiare senza confini. Non servono biglietti aerei, hotel o lunghe attese: basta un visore, una console o anche solo uno smartphone per entrare in contatto con mondi lontani. Un modo diverso per accedere alla cultura, alla storia e alla bellezza. Un modo diverso di conoscere e vivere il passato, ma con gli occhi del presente. E di viaggiare nel tempo, mentre ci si diverte.