Dacia Duster

Ho passato tre giorni al volante del nuovo Dacia Duster sulle strade del nostro meraviglioso Paese: curve e rettilinei, tratti collinari dove l’asfalto scivola fra i paesaggi della nostra Italia e anche qualche puntata su sterrati non troppo impegnativi. È stato il banco di prova ideale per capire se la terza generazione del SUV del brand Dacia è davvero “più Duster che mai”.

Ecco i cinque aspetti che, chilometro dopo chilometro, mi hanno convinto e che mi portano a consigliare a tutti di dare almeno una possibilità a questo ottimo veicolo.

1. Silenzioso e concreto: il Full Hybrid da 140 CV

Duster flirta oggi con una motorizzazione sostenibile e comunque aggressiva. Lo fa con un sistema full hybrid da 140 CV che durante la fase di test si è dimostrato più che prestante.

In città si parte in elettrico e ci si gode una calma forse inedita per il segmento; nelle gite fuori porta, il quattro cilindri 1.6 guida la vettura con brio, ma senza scatti bruschi.

Il computer di bordo ha segnato 5,3 l/100 km nel mio percorso misto, valore molto vicino ai 5,1 l indicati in scheda tecnica. Per un SUV compatto con 4,34 metri di carrozzeria, non è un risultato da poco.

2. Tre anime sotto lo stesso cofano

Se il Full Hybrid è la star, la gamma motori è un vero catalogo di soluzioni su misura.

  • Mild Hybrid 1.2 TCe da 130 CV, disponibile anche in versione 4×4: perfetto per chi affronta passi di montagna o strade bianche e vuole un piccolo boost elettrico.
  • Eco-G 100 CV benzina/GPL, il veterano: serbatoio doppio, autonomia extralarge e costi di rifornimento contenuti.

Puoi scegliere la propulsione che meglio si adatta alle tue abitudini (e anche al tuo atteggiamento verso certe tematiche) senza sacrificare la versatilità offerta da Duster. Un approccio raro nel segmento, dove spesso le case propongono una sola “ricetta” energetica e di propulsione. Ben fatto a Dacia anche sotto questo aspetto.

3. 4×4 che fa davvero la differenza

Il passaggio allo sterrato era obbligato: salita di ghiaia compatta, qualche buca traditrice e pendenze oltre il 12% per testare il 4×4 che viene offerto dal gruppo.

Tornando sull’asfalto, l’assetto non tradisce: rollio contenuto e un comfort che assorbe le irregolarità senza restituirle a volante e sedili. Così la doppia anima del Duster – che è quella di urban SUV e piccolo esploratore delle strade più impegnative, si mostra per più che credibile.

4. Quando il budget ringrazia

Parliamo di numeri, perché nel mondo Dacia contano più che altrove.

  • Si parte da 19.900 euro per l’allestimento Essential.
  • La Expression sale a 21.600 euro.
  • Le versioni Journey e Extreme superano di poco i 23.000 euro, offrendo già cruscotto digitale e infotainment da 10,1 pollici.

Alcuni esempi pronti consegna:

  • Journey Eco-G: 23.850 euro
  • Extreme Mild Hybrid 130 4×4: 28.650 euro

Il rapporto fra quanto spendi e quanto ottieni,motorizzazioni ibride, trazione 4×4, ADAS di ultima generazione, resta uno dei pilastri del progetto Duster, e guadagna punti nella nuova generazione e uno dei più importanti aspetti della vision di Dacia.

5. Abitacolo funzionale e aggiornato

Duster è nato come SUV “di sostanza”, e l’abitacolo lo ricorda: materiali robusti, superfici facili da pulire, ma oggi con un tocco di attenzione in più.

Nella versione Journey spiccano gli inserti effetto alluminio che spezzano la plastica scura della plancia, mentre il nuovo sistema multimediale con schermo da 10,1” e connettività wireless migliora davvero l’esperienza a bordo. Il cruscotto digitale da 7” nelle versioni superiori mostra in un colpo d’occhio consumi e navigazione.

Per noi, promossa a pieni voti. Per voi, sarà il test drive, che potrai ottenere anche da Nuova Comauto a fornire gli elementi per un giudizio libero da ogni condizionamento.