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Le regole per diventare insegnante sono cambiate recentemente e queste novità hanno colpito anche le procedure per intraprendere la professione di insegnante di sostegno.

Scuola 2020: chi è l’insegnante di sostegno?

Prima di tutto bisogna chiarire cosa vuol dire essere un insegnante di sostegno. Come viene indicato nella legge 517/1977, questo è un docente specializzato, che viene assegnato, in una determinata classe, ad un soggetto che si trova in situazione di handicap, così da permettere all’insegnante di poter attuare forme di integrazione a favore dell’alunno e realizzare interventi individualizzati, in relazione alle esigenze di quest’ultimo.

Percorsi per diventare insegnante di sostegno

Per intraprendere la professione di docente di sostegno è possibile seguire due strade, rispettivamente indicate nei decreti legislativi n.59 e n.66 del 13 aprile 2017.
Per svolgere l’attività di sostegno didattico nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria bisogna iscriversi al corso specialistico di un anno in Pedagogia e didattica speciale per le attività di sostegno didattico e l’inclusione scolastica, attivato presso le università autorizzate dal Ministero. Per accedervi, però, occorre già essere in possesso di una laurea magistrale in Scienze della formazione primaria, insieme a ulteriori 60 CFU relativi alle didattiche dell’inclusione, e passare un test preliminare.
Per accedere, invece, all’insegnamento di sostegno nella scuola secondaria è necessario iscriversi al concorso nazionale. Tutti quelli che supereranno il concorso, potranno accedere al percorso di formazione iniziale, al termine del quale avverrà l’assunzione a tempo indeterminato.