Rivestimenti in teflon PTFE

L’utilizzo di un materiale come il Teflon PTFE garantisce, in ambito industriale, standard elevatissimi per quanto concerne le caratteristiche di resistenza e di antiaderenza delle superfici. Il Teflon PTFE è infatti in grado di sopportare temperature particolarmente basse e alte (comprese tra -200°C e +260°C), di resistere ad agenti chimici aggressivi e di aumentare le proprietà di antiaderenza e di antiattrito. Condivide questa sua caratteristica con altri due polimeri, il FEP (etilene propilene fluorurato) e il PFA (perfluoroalcossi). La sua diffusione è molto ampia e investe principalmente i settori in cui vengono utilizzati macchinari che richiedono caratteristiche di antiaderenza, scorrevolezza e antigrippaggio. Per poter applicare rivestimenti in Teflon PTFE è necessaria la certificazione UNI EN ISO 9001 : 2000. Impreglon è inoltre un Applicatore Autorizzato da Chemours, società produttrice del polimero.

Vantaggi nell’uso del Teflon PTFE

Utilizzare i rivestimenti in Teflon PTFE permette ai macchinari di acquisire o di esaltare le proprietà antiaderenti, di scorrimento e di resistenza. L’applicazione sulla superficie crea uno strato antiadesivo e idrofobico, che impedisce l’aderenza di sostanze come vernici, gomme, plastiche, colle, inchiostri ecc. Inoltre, grazie all’elevata capacità di scorrimento, il PTFE trova largo impiego nelle linee di produzione e di confezionamento, in quanto favorisce lo scorrimento dei materiali sulle superfici di trasporto. Un coefficiente di attrito inferiore permette, tra le altre cose, di ridurre in maniera notevole il processo di usura. Per questo motivo, quindi, i rivestimenti in PTFE possono essere considerati antiusura.

Come viene applicato il PTFE alle superfici

Il politetrafluoroetilene, questo il nome per esteso del PTFE, appartiene alla categoria dei fluoropolimeri e, per fornire caratteristiche di antiaderenza e resistenza chimica e alle temperature, deve essere applicato secondo un processo di dispersione, in seguito a pretrattamento meccanico e/o chimico. L’ultimo passaggio prevede invece un trattamento termico.
I componenti su cui viene applicato il PTFE sono, per citarne alcuni, i piani di scorrimento, le tramogge, gli impastatori, le barre di saldatura, le lame da taglio per l’industria alimentare, i perni e gli ingranaggi.