Energia elettrica

Gli Italiani spendono in media per la seconda casa 527 euro: è l’evidenza dell’ultimo studio di SosTariffe.it sul tema delle tariffe per rifornire di luce le case non di residenza degli italiani. Il Veneto è la regione dove si consumano più kWh per le seconde case, mentre la Liguria è quella dove ci sono i costi minori e i risparmi maggiori con il passaggio al mercato libero: con la tariffa più economica si può risparmiare quasi il 15% in bolletta.

Forse non tutti lo sanno, ma le bollette per l’energia elettrica che non riguardano la prima casa, bensì un’abitazione di proprietà presso la quale non si ha la residenza, sono più care rispetto a quelle delle prime case.

Sono le cosiddette “seconde case” che in Italia, terra ricca di comuni popolati più che altro nei periodi di vacanza, sono molto diffuse. Per questo potrebbe essere interessante conoscere i consumi e la spesa media per ogni regione italiana in modo da non avere sorprese sulle bollette per chi si appresta ad acquistare una seconda casa.

SosTariffe.it ha pubblicato l’ultimo osservatorio sul tema stimando, per ogni regione, i consumi di kWh, che gli italiani hanno dichiarato necessari per alimentare la seconda casa, oltre che la spesa annua per il consumo rilevato e il risparmio che si otterrebbe passando al mercato libero dell’energia (che diventerà obbligatorio dal 2019).

L’analisi è stata possibile grazie allo strumento di comparazione delle offerte attivabili per abitazioni non di residenza, messo a disposizione dal sito di confronto tariffe al seguente link: https://www.sostariffe.it/energia-elettrica/

Energia per le case di non residenza: quanto costa in Italia?

Secondo lo studio di SosTariffe.it, nel 2017 in media in Italia per le seconde case si consumano circa 1.645 kWh all’anno. Il costo, per chi non ha mai approfittato di un’offerta del mercato libero, è di circa 527 euro.

Se lo stesso consumo di energia si utilizzasse per la casa di residenza il costo sarebbe inferiore del 35% (circa 341 euro annui).

Inferiore è anche per chi approfitta dell’offerta del mercato libero più vantaggiosa: mediamente in Italia, infatti, chi confronta le offerte per attivare la luce nella seconda casa e sceglie il fornitore più economico, risparmia 73 euro annui, ovvero quasi il 14% del costo sostenuto con la tariffa di maggior tutela AEEGSI (in vigore fino al 2019, in seguito tutti saranno obbligati a scegliere un fornitore del mercato non tutelato).

Il Veneto è la regione con i consumi più alti per le seconde case

Analizzando il dettaglio di ogni regione, elaborato da SosTariffe.it, si nota che alcune regioni hanno la necessita di avere un consumo più alto di kWh annui, dovuti a una serie di motivazioni. Sicuramente a incidere sul consumo di energia delle seconde case sono le abitudini di consumo, la popolosità, la conformazione del territorio della regione oppure il fatto che in quella determinata zona sono stati attivati un numero maggiore di contratti per energia ad affittuari non residenti (ai quali viene applicata la stessa tariffa per chi ha una seconda casa e non è residente).

Il Veneto, secondo questo studio, è l’area con una richiesta maggiore di energia per le seconde case: qui il consumo annuo stimato è di 2.175 kWh, che in bolletta corrispondo a circa 618 euro (che potrebbero scendere a 536 per chi attiva la tariffa più conveniente del mercato libero).

Tra le regioni con il fabbisogno maggiore ci sono anche Sicilia, Basilicata, Sardegna e Lazio, con consumi che vanno dai 1.741 kWh ai 2.054 kWh. In queste regioni la spesa per illuminare le seconde case va dai 539 euro annui ai 595 euro.

Tra le regioni più “virtuose”, invece, troviamo la Liguria che annualmente, per le case non di residenza, ha un fabbisogno medio di 1.007 kWh pari a una spesa di 430 euro annui.

Anche Lombardia, Friuli, Puglia e Piemonte hanno un consumo basso di kWh all’anno: i proprietari dichiarano di avere la necessità di ottenere, per la seconda casa, un fabbisogno annuo che va dai 1.301 kWh ai 1.452 kWh, che si traducono in una spesa che parte dai 474 euro e arriva ai 498 euro.

Energia elettrica consumi e costi per i non residenti

Marcato libero e seconde case: i risparmi maggiori in Liguria

Dal 1° luglio 2019 si dovrà, molto probabilmente, scegliere una tariffa del mercato libero per rifornire di energia la casa. Questo varrà anche per le seconde case e dunque sarebbe utile sapere, già da oggi, se e quanto si può risparmiare con il mercato privato anche per chi ha all’attivo un contratto luce da non residente.

Come rilevato da SosTariffe.it nello studio presentato, anche per le seconde case esiste un possibile risparmio con il passaggio da mercato tutelato a libero. In Italia mediamente si può risparmiare, ma solo scegliendo la tariffa più adatta al proprio fabbisogno energetico, circa il 14% rispetto alla tariffa AEEGSI.

La regione dove SosTariffe.it riscontra i risparmi maggiori è la Liguria: qui – optando per un fornitore privato – si può decurtare del 14,65% la spesa annua per l’energia. Anche in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Lombardia si notano risparmi più alti della media italiana: in queste zone, infatti, passando al mercato libero si può avere una bolletta più leggera del 14,14% fino al 14,26% all’anno.

Dove si concentrano le case per non residenti

Lo studio di SosTariffe.it potrebbe essere interessante anche per chi vuole capire dove sono concentrate le seconde case in Italia. Analizzando il numero di comparazioni di tariffe luce attivabili dai non residenti si possono individuare le regioni dove sono più diffuse queste case.

In testa, ovviamente, regioni molto popolose come Lombardia (26% delle ricerche) e Lazio (18%). Tuttavia troviamo anche aree che con una lunga tradizione “vacanziera” e dove spesso italiani (e non) amano trascorrere periodi di ferie: Piemonte (9%), Liguria (7%) ed Emilia Romagna (7%).

I dati sono stati estrapolati da SosTariffe.it grazie allo strumento di comparazione delle tariffe energia elettrica che consente di confrontare le proposte commerciali delle principali compagnie attive in Italia.