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Qual è il ruolo del notaio nella donazione della casa? Quali tutele garantisce un professionista rispetto alle soluzioni “fai da te”? Partiamo innanzitutto col dire che la donazione di un immobile richiede per legge l’intervento di un notaio, in quanto possono essere fatte liberamente solo donazioni di valore limitato e una casa non può mai rientrare in questa tipologia di beni. Perché si possa verificare una donazione di casa senza notaio è dunque necessario che si verifichino condizioni molto particolari, ad esempio quando l’immobile in questione non è già di proprietà del donante. In questo caso, per evitare di sottoscrivere un doppio atto notarile (uno di compravendita e uno di donazione) si potrebbe pensare di far sì che il donatore paghi per l’immobile, che verrà però intestato direttamente al beneficiario della donazione. In ogni caso, non fosse altro che per l’atto di compravendita, sarà comunque necessario rivolgersi ai servizi e – oseremmo dire soprattutto – alla consulenza di un notaio. Il che, a conti fatti, è un bene: questo perché il ruolo del notaio è ben preciso e volto a tutelare i cittadini nell’espletamento di pratiche che hanno un alto valore e possono avere un impatto significativo nella vita degli individui e di intere famiglie. Dunque: per la donazione della casa serve il notaio? La risposta è sì, e vediamo perché questo si traduce in una maggior sicurezza e tutela.

Il ruolo del notaio nelle donazioni di case

Quello della donazione della casa è un metodo solo apparentemente semplice e comodo per tutti: ho un bene di valore – in questo caso appunto un immobile – e decido di darlo ad esempio a mio figlio prima della mia morte, così che ne possa godere sin da subito avendone la piena proprietà. Perché, per una questione apparentemente così semplice, dovrei rivolgermi a un notaio? La risposta è proprio in quel “apparentemente” che scompagina le proverbiali carte in tavola: quella della donazione è una questione che appare semplice, ma non lo è e il ruolo del notaio è proprio quello di consigliare quelle procedure e quegli accorgimenti che possono evitarci diversi problemi. Problemi che, nel caso della donazione di case, sorgono di norma in relazione a possibili diritti altrui sui beni donati. Secondo la legislazione italiana, ciascuno può disporre dei propri beni solo in parte e le sue decisioni, nel caso delle donazioni così come delle disposizioni in tema di eredità, non possono ledere eventuali diritti di altri sui beni in oggetto. Ecco perché le donazioni immobiliari, che spesso costituiscono il bene di maggior valore di una famiglia, causano così tanti problemi, al punto che potrebbe essere molto difficile vendere e ottenere mutui per comprare o anche solo ristrutturare il bene in questione.


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Se è pur vero che esistono ormai delle assicurazioni ad hoc per far fronte a questo problema (quella della circolazione delle case donate è questione spinosa e sempre più presente in particolare in un periodo di crisi economica in cui i genitori – che sempre più spesso possono disporre di capitali maggiori rispetto ai figli – tendono a lasciare i propri beni anzitempo a questi ultimi), è anche altrettanto vero che il ruolo del notaio sulla donazione della casa può essere molto importante per prendere le decisioni giuste ed essere correttamente informati riguardo ciò che comportano sul piano pratico azioni che possono sembrare semplici e lineari, ma in realtà nascondere insidie in grado di causare non pochi problemi anche a medio o lungo termine.