Detrazioni fiscali per ristrutturazione casa

La Legge di Stabilità approvata di recente ha visto prorogare anche per tutto il 2017 le detrazioni fiscali relative alle opere di ristrutturazione edilizia da parte di private abitazioni e di condomini.

Particolare menzione va fatta per il cosiddetto Ecobonus, valido per tutti i condomini che implementeranno la loro efficienza energetica, i quali beneficeranno di uno sgravio Irpef del 75%.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i vantaggi fiscali per tutti coloro che vogliono effettuare lavori di ammodernamento all’interno del proprio appartamento.

Elenco dei principali interventi di ristrutturazione edilizia

Come negli anni precedenti, tutti i proprietari di abitazioni che svolgeranno lavori di ristrutturazione all’interno delle proprie mura potranno godere di una detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute, la quale verrà spalmata in un lasso di tempo di dieci anni, con una rata annuale di rimborso che verrà scontata dal pagamento della suddetta imposta.

Per quanto riguarda il tetto massimo di spesa delle opere di ristrutturazione, esso ammonta ad un totale di 96.000 euro, mentre per ciò che concerne categorie di interventi specifici, tra quelli concessi rientrano:

  • opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di case e stabili appartenenti a qualunque destinazione catastale, siano questi casali rustici e relative pertinenze, ville, appartamenti e case;
  • lavori di restauro e di risanamento strutturale;
  • lavori che interessano le cosiddette parti comuni degli edifici condominiali e residenziali, ossia cortili, muri perimetrali, balconi, garage, ed aree comuni;
  • interventi atti alla riqualificazione dell’immobile a seguito di danni subiti ad opera di calamità naturali, come ad esempio le inondazioni, le alluvioni e i terremoti, previa dichiarazione da parte della regione dello stato di emergenza;
  • spese relative all’eliminazione delle barriere architettoniche per soggetti diversamente abili, come ad esempio quelle destinate per l’installazione di ascensori, montascale e montacarichi interni o con tromba esterna all’abitazione;
  • opera di bonifica dall’amianto, come ad esempio l’eliminazione di coperture in eternit, di serbatoi per la raccolta dell’acqua piovana, di pannelli isolanti di vecchie caldaie, di rivestimenti per tubature e di pavimentazioni contenenti tale materiale nocivo;
  • interventi di messa a norma degli impianti di illuminazione, come ad esempio la scelta e l’installazione di interruttori e placchette che rispettino gli standard di sicurezza europei e nazionali;
  • installazione di apparecchi per la sicurezza quali rilevatori di gas;
  • installazione di vetri anti-infortunio;
  • installazione di corrimano a norma di legge per la sicurezza delle scale condominiali e private.

Incentivi per l’efficienza energetica

Fino al 31 dicembre 2017 tutti i privati cittadini che intenderanno effettuare interventi di riqualificazione energetica sul loro immobile potranno usufruire inoltre di una detrazione fiscale pari al 65% dell’imposta Irpef, sempre spalmata in 10 anni, e con un tetto complessivo di spesa che varia a seconda degli interventi specifici.

Tale bonus fiscale viene applicato per interventi che riguardano:

  • la riqualificazione energetica di edifici già esistenti, con una soglia di spesa che ammonta a 100.000 euro;
  • l’esecuzione di lavori di isolamento termico e acustico delle mura esterne e degli infissi dell’immobile, con un tetto di spesa pari a 60.000 euro;
  • l’installazione di pannelli solari per un ammontare complessivo pari a 60.000 euro;
  • la sostituzione degli impianti di riscaldamento per l’inverno, come ad esempio vecchi boiler o caldaie, per un totale 30.000 euro complessivi;
  • l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica mediante fonti rinnovabili;
  • l’installazione di impianti di riscaldamento invernale alimentati da combustibili biologici, con un tetto massimo pari a 30.000 euro.

Da notare che il bonus per le ristrutturazioni edilizie è cedibile anche a soggetti terzi, quali ad esempio nudi proprietari, usufruttuari e inquilini dell’immobile oggetto di tali lavori, oltre che ovviamente gli stessi proprietari; infine accedono a tali agevolazioni anche i titolari di un reddito d’impresa che abbiano un qualunque titolo di possesso di tale edificio.