Come si valuta un'opera pittorica

Per poter comprendere appieno il significato di un’opera bisogna anzitutto aver presente in quale periodo storico è stata realizzata e quindi qual è stato il contesto in cui l’artista l’ha ideata.
Attraverso un attento studio dell’arte e della pittura in particolare s’impara a conoscere, riconoscere e valutare i dipinti e quadri. È importante sapere come l’arte della pittura si è evoluta e affinata nei secoli, come si sono evolute le tecniche pittoriche, la prospettiva, i materiali usati dagli artisti per dipingere e per raffigurare ciò che con la loro opera volevano esprimere e rappresentare.
Le diverse correnti artistiche che si sono succedute sono state in parte condizionate dai luoghi e dal contesto socio-politico e culturale.
Riuscire a datare storicamente un’opera permette infatti di metterla in relazione con il contesto e di cogliere le affinità con gli orientamenti artistici o le innovazioni poste in essere nella rappresentazione dall’artista.

Come valutare un quadro

Al fine di datare un’opera pittorica si devono saper cogliere e riconoscere alcuni aspetti.
Occorre osservare se il supporto di un’opera pittorica è legno, tela, o intonaco. Inizialmente le rappresentazioni pittoriche venivano eseguite per lo più su legno. Nei secoli più recenti sono stati sperimentati dai diversi artisti supporti diversi e innovativi o in altri casi sono state realizzate delle varianti e delle diversificazioni sui supporti più tradizionali. Esempio ne sono le opere realizzate dalla corrente francese nei primi anni 60 del XX sec. dai componenti del gruppo di avanguardia di estrema sinistra, essi realizzavano dipinti su tele di grandi dimensioni, senza barelle posteriori di sostegno che venivano tagliate e sgualcite. Nello stesso periodo in Italia Lucio Fontana realizzava le tele “tagliate” che permettevano di vedere attraverso il quadro dando al quadro una dimensione tridimensionale.
È importante inoltre coglierne la profondità data dal dipinto, la prospettiva o diversamente la mancanza di volume in quelle rappresentazioni che appaion piatte, bidimensionali.
Bisogna inoltre prestare attenzione al materiale usato per la pittura ad acqua o a olio, oppure pitture acriliche, avendo cura di valutare la tecnica pittorica utilizzata. I diversi materiali sono usati non solo in relazione all’epoca di realizzazione dell’opera ma anche in funzione della tipologia di rappresentazione del dipinto. Per le grandi superfici sono preferibili pitture acriliche, nel caso in cui l’artista voglia realizzare delle velature sottili più facilmente ha utilizzato acquerelli o pitture acriliche. Le tempere a olio, specialmente se stese sulla tela, permettono invece di realizzare colori particolarmente brillanti.
In taluni casi gli artisti hanno sperimentato anche tecniche miste, come è il caso di alcuni espressionisti che hanno provato a miscelare pitture ad olio e acriliche, son note ad esempio le tele monumentali del 1950 realizzate da Mark Rothko e Barnett Newman, espressionisti astratti americani.
Sono anche state provate altre miscele ad esempio di acquerello e colori acrilici in grado di esser lavorati anche a secco e velocemente, o combinazioni di tempera e acrilico che permettono di realizzare una vernice a strati molto sottili e lavorabile anche con graffiature.

Riconoscere e valutare i pittori più famosi

La pittura, fin dalla sua “nascita” e dalla sua diffusione, ha sempre stuzzicato le fantasie di moltissime persone, occupando un posto di rilievo nello sterminato universo delle belle arti. Branca artistica fra le più interessanti ed importanti, molti capolavori e dipinti sono stati praticamente una sorta di eredità per i posteri, in quanto essa, come sostengono spesso molti tra i più prestigiosi esperti, critici ed appassionati di arte, è sempre stata il riflesso fedele della società, a seconda dei vari contesti.

Moltissimi sono stati, nel corso dei secoli, i pittori famosi che hanno dato vita a dei lavori straordinari, testimonianze non soltanto della loro opera e della loro visione in generale, ma anche della società nel determinato periodo storico in cui questi artisti hanno vissuto. Le opere dei pittori famosi cresciuti nell’ambiente del Neoclassicismo, ad esempio, cercarono di riportare in auge le tematiche e gli stili della gloriosa arte classica dei romani e dei greci, mentre, di contro, il Romanticismo fece fiorire nuove consapevolezze esaltando l’io in quanto singolo individuo, lodandone l’intelletto e soprattutto la capacità di provare ed esprimere emozioni e sentimenti.

Se si pensa a chi siano stati i più grandi pittori famosi della storia dell’umanità, la mente non fa che emergere alcune figure celeberrime, che hanno scritto alcune fra le più importanti pagine dell’arte.
Fra gli italianissimi, possiamo annoverare alcune personalità strabilianti, come Leonardo Da Vinci ed il suo “rivale” Michelangelo Buonarroti (sebbene sia stato attivo soprattutto nel campo della scultura, fu anche un pittore eccezionale, e l’affresco sulla Cappella Sistina ne è la dimostrazione lampante), il grandissimo Giotto di Bondone, Raffaello Sanzio e Sandro Botticelli, due fra gli esponenti più importanti dell’arte ai tempi del Rinascimento.

Altri grandissimi pittori famosi, sono stati senza ombra di dubbio Claude Monet e Wassily Kandinsky, senza scordare Paul Cézanne, Rembrandt e Vincent Van Gogh, oltre ai grandi Salvador Dalì e Pablo Picasso, che, seppur con stili, mentalità e tecniche completamente diverse, furono due fra i maggiori interpreti della storia dell’arte moderna.

Sarebbe interessante stilare una vera e propria classifica dei più grandi pittori famosi che abbiano mai calcato questa terra, ma considerando che bisognerebbe prendere in esame diverse centinaia di artisti, il compito risulta decisamente arduo, se non addirittura impossibile. Sul web, a tal proposito, molti sono gli elenchi, per la verità piuttosto opinabili, che tentano di classificare i pittori famosi in base alla loro importanza, alla loro originalità, alla loro tecnica ed alla loro bravura.