Sintomi e rimedi della depressione stagionale

Si chiama SAD – Sindrome Affettiva Stagionale e colpisce in primavera o autunno/inverno. Il cambio di stagione è il suo momento d’oro e il bersaglio preferito sono le donne di età compresa fra i 20 e i 40 anni. È un disturbo insidioso perché non facilmente riconoscibile dato che i sintomi caratteristici (stanchezza, sbalzi d’umore e mal di testa i più frequenti) sono piuttosto comuni e vengono spesso sottovalutati. Le cause non sono chiare, ma è importante capire che la SAD è una forma di depressone lieve che può aggravarsi in particolari condizioni, soprattutto se colpisce soggetti già predisposti a disturbi depressivi. Qualcuno dà la colpa alla melatonina, la sostanza prodotta dalla ghiandola pineale che regola il ritmo cicardiano dell’organismo, ma non ci sono prove certe al 100%; secondo altre ricerche è invece colpa del vento, reo di soffiare troppo forte e indurre spossatezza. Nelle forme depressive è difficile trarre conclusioni certe e nel caso della SAD ancora di più, in quanto i sintomi scompaiono spontaneamente dopo la stagione incriminata, per cui più che altro possiamo cercare di rendere i disturbi più sopportabili in attesa che il ricambio naturale delle stagioni faccia il suo corso.

Sintomi della depressione stagionale

– Irritabilità
– Stanchezza
– Sonnolenza
– Sbalzi d’umore
– Disturbi del sonno
– Spossatezza
– Inappetenza o fame nervosa
– Mal di testa

Come abbiamo visto i sintomi sono tanti e possono diventare un problema se si presentano tutti insieme. In primavera, ad esempio, la sensazione di spossatezza è abbastanza comune, come ci insegnano i detti popolari (‘Aprile dolce dormire’). Ma se al contrario di notte si dorme poco o male, si ha spesso mal di testa e si soffre di sbalzi d’umore frequenti, allora si inizia ad avere un problema serio e bisogna correre ai ripari.

Alimentazione

Per prima cosa, stop agli eccessi alimentari, in particolare per quanto riguarda i dolci che possono causare uno squilibrio di zuccheri nel sangue che si ripercuote immediatamente sull’umore.

Tra gli alimenti NO: lo zucchero e i dolci, soprattutto se industriali, e poi i grassi e i fritti. Tutti colpevoli di interferire con il metabolismo e il livello glicemico, e quindi anche sul tono umorale. Attenzione in autunno alla cioccolata calda e in primavera alle uova di Pasqua.

Tra gli alimenti SI: il cioccolato fondente non condivide la sorte degli altri dolciumi, grazie alla ricchezza di triptofano, che è precursore della serotonina e di conseguenza del buonumore. Un quadratino di cioccolato dopo i pasti è la misura giusta, per la gola e per l’umore. Sono i benvenuti anche i cereali (anche integrali), la carne, il pesce e i formaggi magri, la frutta e la verdura, perché non comportano picchi glicemici; i carboidrati, in particolare, sono l’ideale in quanto rilasciano zuccheri ad assorbimento lento.

Tra gli alimenti ‘NI’: cibi confezionati e surgelati, in quanto pieni di zuccheri e conservanti. Il problema di questi cibi è inoltre che non assicurano una sazietà a lungo termine, per cui ci si ritrova a smangiucchiare fuori pasto in modo eccessivo proprio per l’abbassamento del livello della serotonina nel nostro cervello.

Rimedi naturali

Possiamo organizzare i rimedi naturali utili per la SAD in base alla finalità curativa.

Per l’appetito: la griffonia che regola la fame, la sazietà e il ritmo sonno-veglia.

Per l’ansia: l’iperico. È un ansiolitico e modulatore dell’umore anche per stati di malinconia e inquietudine, che nel caso della SAD sono all’ordine del giorno, soprattutto quando il disturbo si presenta in autunno.

Per lo stress: la rodiola. È una pianta adattogena, cioè aiuta l’organismo a trovare il modo migliore per adattarsi alla situazione in cui si trova. Può essere stress, ansia o nervosismo, con la rodiola rosea si attenuano gli aspetti negativi delle cose.

Per rafforzare l’organismo: l’echinacea e l’uncaria tomentosa. Entrambe rinforzano il sistema immunitario e aiutano l’organismo a reagire agli ‘attacchi’ esterni. Sono adatte anche ad anziani e bambini (sempre sotto controllo medico).

Per rilassarsi: camomilla, melissa, passiflora e tiglio. La camomilla è la regina dei calmanti e anche le altre piante sono indicate per rilassare, come blandi sedativi dell’anima. Non a caso si usano spesso per le tisane, da sole o combinate fra loro in vario modo.

Gli oli essenziali

Gli oli essenziali possono essere di grande aiuto per la SAD, soprattutto a livello ambientale. Un semplice diffusore con alcune gocce di olio essenziale di camomilla, per esempio, può rilassare senza che il soggetto se ne accorga, soprattutto nei casi di rifiuto del problema. Niente di più facile che tenere una stanza chiusa con il diffusore ‘in opera’ in assenza della persona interessata: basta lasciare uno spiraglio di finestra aperta per evitare che l’aroma impregni l’ambiente e diventi fastidioso.

In alternativa, gli oli vanno bene versati direttamente nell’acqua della vasca, su un fazzolettino o anche sul cuscino (al massimo 3 gocce in questi casi). I più indicati in veste rilassante sono la lavanda, la melissa, il timo, la valeriana e anche l’olio di cannella, che vanta un potere tonificante utile per l’astenia e la stanchezza cronica.

Il magnesio

Un cenno a parte merita il magnesio, un minerale importante per contrastare l’ansia e l’emotività. Il nostro organismo non è in grado di produrlo, dobbiamo ‘prenderlo’ dall’esterno e fortunatamente gli alimenti che lo contengono non sono pochi: prima di tutto la frutta secca e i semi oleosi, entrambi gruppi alimentari ricchissimi di magnesio. Poi la banana, i cereali integrali (quelli raffinati no) e il cioccolato fondente. Ecco allora che ribadiamo l’opportunità del consumo quotidiano di una piccola quantità di fondente.
Altrimenti si compra in erboristeria, sotto forma di tavolette o polvere: si consiglia sempre il riferimento al medico per il dosaggio e i tempi di assunzione.