Vivere e lavorare a Milano

Sono più di un milione gli italiani che cambiano città all’interno del Paese, muovendosi principalmente verso la Lombardia. Secondo la Camera di Commercio di Monza addirittura un milione e trecentomila, in media tra i 34 e i 36 anni o comunque nelle fasce di età lavorativa. Coloro che vanno fuori dalla propria regione, anche se accade meno frequentemente, privilegiano il nord ovest con Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia.

È soprattutto quest’ultima ad attrarre il flusso maggiore dalle altre regioni, sia per ragioni di lavoro che di studio, con una percentuale giovanile abbastanza sostenuta, che sceglie le provincie di Milano, Bologna, Como e Trieste, mentre i trasferimenti verso il sud diminuiscono sempre più. Da Milano invece gli spostamenti dei giovani, nella fascia sotto i 40 anni, si dirigono verso altre città in Europa, come anche da Roma, Napoli e Torino, in direzione soprattutto di Gran Bretagna, Germania, Spagna e Stati Uniti. In poche parole una consistente fetta di italiani ogni anno ha la necessità di effettuare un trasloco.

Come cominciare il trasloco

Innanzitutto, avendo chiari i termini e i dettagli del trasferimento occorre avere un’idea di quanto possa costare. Il web consente di effettuare preventivi online per i traslochi, grazie anche a piattaforme come Fazland.com, dove è possibile richiederlo in base ad una serie di categorie ed esigenze diverse. A richiesta infatti vengono proposti gratuitamente cinque preventivi tra i quali potere scegliere. L’uso del sistema online è abbastanza semplice: si compila un modulo con la richiesta, si ricevono a breve cinque offerte di preventivi traslochi, si leggono le recensioni sui servizi e sulle aziende lasciate dagli altri utenti e si sceglie. Il modulo è importante venga compilato con precisione, sui dettagli da fornire al traslocatore, per evitare le sorprese dell’ultimo minuto.

Traslocare agli studenti costa meno

Per gli studenti cambiare città presenta oneri minori grazie alle leggi che li agevolano sugli affitti. Qualora infatti lo studente dichiari un reddito inferiore ai 15000 euro può detrarre 300 euro, mentre se non supera i 30000 ne può detrarre 150 euro. I giovani per la legge sono quelli che hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Le agevolazioni concesse non possono superare la durata dei tre anni, corrispondente alla durata regolare di un corso di laurea o di specializzazione. Infatti per la LN 431 del 20/12/98, si può ottenere sulla abitazione principale, se diversa da quella della famiglia di provenienza, 495 euro di beneficio fiscale con un reddito fino ai 15000 euro e 247 euro se dichiara un reddito fino ai 30000 circa. La quota agevolata dell’affitto non deve superare i 2633 euro. La legge si estende anche alle locazioni di una stanza o di un locale, purché assoggettabili e stipulati nel rispetto della LN 431 summenzionata.

Non solo studenti

E se vivere a Milano può essere una scelta obbligata per chi non trova lavoro nella propria città, o desidera migliorare il proprio stato finanziario puntando ad una attività più redditizia, vivere a Milano non è poi così brutto come i troppi denigratori cercano di far sembrare. C’è infatti una buona porzione di persone che sceglie Milano per il clima multiculturale e artistico che vi si respira sin dagli anni ’60. Altri la scelgono perché è una città attiva e costruttiva. Altri perché è possibile gustare una cucina internazionale sempre al massimo della freschezza dei prodotti. Altri perché è la capitale della moda. Tutti perché comunque sia Milano è una città da amare, viva e internazionale.