prepararsi ad una ecografia

Troppo spesso in presenza di un dolore anche lieve ci sentiamo dire: “fatti fare una ecografia”, ma sappiamo esattamente in cosa consiste un esame ecografico e quando va consigliato?

L’ecotomografia, più comunemente chiamata ecografia, è un metodo di diagnostica medica che impiega gli ultrasuoni, meno invasivi rispetto alle radiazioni impiegate in esami come risonanza magnetica, TAC o angiografia. Per la sua minima invasività, questo esame è consigliato sia a bambini che anziani.

Esistono tre principali sistemi di scansione che sfruttano il principio dell’emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore. Queste si distinguono a seconda del formato dell’immagine derivante dal trasduttore impiegato:

  • scansione convex, immagine a tronco di cono;
  • scansione lineare, immagine rettangolare;
  • scansione settoriale, immagine settoriale.

Prima di effettuare un’ecografia solitamente non è necessaria nessuna preparazione particolare, tranne nel caso di organi a sede addominale superiore o di utero. Nel primo caso infatti è indispensabile un digiuno assoluto di almeno 6 ore per aiutare la dilatazione colecistica e consigliabile l’uso di un clistere per la pulizia dell’intestino. Nel secondo caso viene chiesto di assumere almeno un litro di acqua nell’ora subito precedente l’esame e di non espellerla.

Lo svolgimento varia a seconda dell’area interessata, se si impiega una sonda esterna l’esame non è né fastidioso né doloroso, basterà seguire le indicazioni del medico che la esegue. Nel caso di sonda interna si possono invece riscontrare dei fastidi, ma nulla di doloroso o insopportabile.

Le onde non sono in grado di attraversare l’aria, è quindi indispensabile che il trasduttore aderisca perfettamente alla pelle. Per questo durante l’esame viene impiegato un apposito gel a base d’acqua per consentire alla sonda di scorrere meglio sulla zona d’interesse ed eliminare ogni resistenza.

Un’ecotomografia ha una durata media che può variare dai 15 ai 20 minuti circa. Di seguito non vi sono particolari restrizioni che vincolino le attività del paziente.

Generando immagini del corpo umano per mezzo degli ultrasuoni, l’esame ecografico può essere impiegato per diversi fini come lo screening per il tumore della mammella, patologie della tiroide e addominali, coliche renali, linfonodi, versamenti, tendiniti, stenosi, ulcere, aneurismi, aterosclerosi, dissecazioni e molto altro.