Guida all'uso di Instagram per i brand

Quando si parla di social network, capita spesso di ridurre il campo ai due-tre colossi che sono ormai entrati a far parte della nostra vita quotidiana: Facebook, Twitter, Google Plus. Si tratta in effetti dei canali più diffusi – o “popolari”, se preferite usare il lessico della Rete – ma non necessariamente i più efficaci se siete in cerca di un pubblico da avvicinare e fidelizzare. Esistono infatti altre piattaforme che, se utilizzate in maniera appropriata, sono in grado di fare arrivare l’informazione che volete condividere in modo veloce e soprattutto efficace, sia esso un contenuto privato o il lancio di un determinato prodotto.
Uno dei social network più trendy del momento (si stima che in Italia siano quasi due milioni gli utenti attivi mensili) è senza dubbio Instagram, un’applicazione nata nel 2010, fruibile soltanto da smartphone o tablet e che verte esclusivamente sulla condivisione di una fotografia oppure di un video: il formato quadrato, implicito omaggio alle vecchie e care polaroid, garantisce in più quell’effetto vintage che tanto va di moda nell’universo 2.0.

Le grandi opportunità offerte da una comunicazione realizzata attraverso un’immagine (peraltro facilmente “manipolabile” grazie agli strumenti di fotoritocco offerti dall’applicazione stessa) sono state colte in primis dalle star della musica e del cinema, che hanno fatto di Instagram una sorta di diario della propria quotidianità più informale rispetto a un certo rigore istituzionale in voga su Facebook. Ma, come puntualmente accade con i social network, tali opportunità possono trasformarsi in un importante veicolo di comunicazione per le aziende interessate a promuovere il proprio brand, con la possibilità di condividere il contenuto di un’applicazione sulla bacheca di un’altra (Facebook, Twitter, Tumblr, Flickr, eccetera).

Nella comunicazione attraverso i social network, dunque, la vera sfida consiste nel creare un contenuto che sia un biglietto da visita del brand, ovvero l’immagine che l’azienda intende dare di sé al pubblico; d’altro canto, tale contenuto dovrà smuovere l’attenzione della platea “virtuale” alla quale ci si rivolge. È dunque evidente come la comunicazione impostata attraverso una foto o un breve video, se ben gestita, potrà avere un impatto superiore rispetto a quello garantito da un semplice slogan o un più articolato contenuto testuale.

Migliorare la comunicazione attraverso Instagram

Anzitutto, è bene fin da subito stabilire quale tipo di contenuto pubblicare: a cominciare dal prodotto che si intende promuovere sul web, tenendo sempre bene a mente che la qualità dello scatto (o del video) è fondamentale: presentare un prodotto “valido” attraverso un formato scadente difficilmente potrà portare dei benefici. La cura dei particolari, in questi casi, senz’altro premia: in ogni caso, l’utilizzo dei filtri potrà giovare a scatti non esattamente a regola d’arte. Oltre alla pubblicizzazione delle peculiarità di un particolare brand o di un’azienda, è importante capire quali sono le tendenze che nel determinato periodo stanno andando per la maggiore nella comunità virtuale: cavalcarne uno renderebbe sicuramente più facile la diffusione dei propri post.

La promozione di un prodotto o di un brand può anche passare attraverso una campagna di più post connessi tra loro da una continuità narrativa (è il caso dei contenuti “a puntate”, solitamente a cadenza regolare nel tempo, grazie ai quali imbastire una storia e creare una vera e propria attesa da parte dei followers) oppure da un unico hashtag ricorrente che, accompagnando ogni post, va a comporre un unico filone – e, nella migliore delle ipotesi, una tendenza che sarà ribattuta anche da altri utenti. Il coinvolgimento dei followers e la realizzazione di parole “virali” è, del resto, il fine ultimo dei social network, e fornisce all’azienda stessa utilissime indicazioni su quali siano i trend seguiti e quelli che, al contrario, non portano particolari benefici. Giacché su Instagram sotto ogni foto o video si possono inserire fino a trenta hashtag, inserirne alcuni particolarmente “caldi” può essere un ulteriore escamotage per portare più visualizzazioni al vostro contenuto.

Un buon metodo per coinvolgere la propria platea di followers consiste nell’imbastire iniziative che rendano questi ultimi protagonisti: la soluzione più semplice, in tal senso, è l’ideazione di contest (fotografici o di brevi filmati nel caso di Instagram) le cui tematiche di base rimandino più o meno direttamente all’attività del brand che state promuovendo. Viceversa, potranno anche essere i contenuti forniti dagli utenti, ovvero il modo in cui essi si relazionano con il brand e lo utilizzano, un’ulteriore forma efficace di pubblicità, poiché in questo modo saranno i followers stessi a farsi testimonial del vostro marchio.
Spesso, inoltre, chi segue tramite social network un determinato marchio è interessato a conoscere ciò che vi sta dietro: la storia del brand, ad esempio, ma anche le persone che vi lavorano dietro e contribuiscono ad affermarlo oppure a mantenerne alto il profilo. In questo caso, potrete raccontare al vostro pubblico tutto quanto è “dietro le quinte” nelle modalità che preferite: mostrare l’impegno e la professionalità che stanno alla base di un marchio è senz’altro un modo efficace per diminuire la distanza tra voi e il vostro pubblico.

Un altro aspetto spesso sottovalutato, e invece fondamentale per chi intenda promuoversi attraverso Instagram (ma anche su qualsiasi altro social network, beninteso), consiste nella periodicità dei post. Pubblicare con una determinata regolarità, qualunque essa sia, aiuterà – ma soprattutto abituerà – i followers ad accogliere i contenuti e saggiare la presenza del marchio sulla piattaforma: pubblicare regolarmente un contenuto al giorno, ad esempio, anziché postare tre link in una sola giornata per poi restare in silenzio per due o tre giorni consecutivi. Anche partecipare alla vita della community attraverso i “like” e le risposte ai post concorre a sottolineare l’effettiva, costante presenza sulla piattaforma. Fare vedere all’esterno di avere una determinata pianificazione, insomma, vi renderà più credibili.

Oltre alle strategie per implementare il numero dei followers e l’efficacia dei post, la medesima Instagram, oggi proprietà di Zuckerberg, nei mesi scorsi ha iniziato a fornire inserzioni a pagamento, alla stregua di quanto da tempo accade con Facebook ma con modalità che si stanno man mano differenziando: la recente introduzione dei “carousel advs”, che offrono ai brand che sponsorizzano la possibilità di scorrere una serie di immagini anziché una sola, e la possibilità di inserire dei link cliccabili nelle didascalie delle foto, offrono ulteriori spazi alle campagne pubblicitarie degli inserzionisti.
Instagram, insomma, può essere un’opportunità di crescita: l’importante è conoscere le dinamiche dell’applicazione per poterle sfruttare al meglio.

Gloria Zaffanella
Public Relation Manager di Stampaprint S.r.l.,
azienda leader in Italia nel settore della stampa online.
Dopo una carriera nel print marketing, Gloria ha studiato
le dinamiche del search engine marketing per approfondire
le molteplici opportunità di un loro utilizzo congiunto.