Ironside, la nuova serie tv della NBC

Premessa: è stata una recensione difficilissima e alla fine ho deciso di inserire Ironside tra le serie da guardare poiché, detto francamente, c’è di peggio in giro. Ma ci sono alcune riserve, tante. Fine della premessa.

Ironside, la nuova serie crime targata NBC in onda ogni mercoledì

Se siete alla ricerca di una nuova serie crime da seguire, niente di troppo impegnativo ma neanche una stupidata di dimensioni colossali, Ironside probabilmente è ciò che cercate. 
Blair Underwood in una scena di IronsideSi tratta di una delle nuove serie autunnali targate NBC, rifacimento dell’omonima serie televisiva andata in onda dal 1967 al 1975, prodotta sempre da NBC e che vedeva come protagonista Raymond Burr (Perry Mason, per intenderci).

La serie 2013 presenta qualche piccola differenza con l’originale: la vecchia serie era ambientata a San Francisco e Ironside era un consulente della squadra omicidi, bianco. La nuova serie è ambientata non più a San Francisco bensì a New York, il protagonista guida una squadra di specialisti nel risolvere i crimini ed è interpretato da Blair Underwood (The Event, In Treatment), nero. Qualche cambiamento, altrimenti avrebbero creato un doppione di cui non si sarebbe sentita la necessità.

Guardatela se:

– siete appassionati del genere crime e cercate una serie non troppo cervellotica;
– vi era piaciuta l’originale del 1967.

Non guardatela se:

– siete stufi delle serie quasi tutte uguali, che probabilmente tra due anni neanche ricorderete.

Di cosa parla:

Blair Underwood protagonista di IronsideProtagonista della storia è Robert Ironside, poliziotto paraplegico in seguito a una brutta disavventura sul lavoro. L’uomo è a capo di una task force della polizia di New York con il compito di risolvere crimini. La storia come vedete non è complicata, anzi direi quasi banale nella sua linearità. Ciò che contraddistingue la serie rispetto a tante altre è la condizione del protagonista, che tuttavia non sembra essere un problema, e che anzi sembra aver imparato a conviverci abbastanza bene.

Il pilot non ci dice altro né ci presenta le persone che collaborano con Ironside, che vediamo esclusivamente sul lavoro. Grave pecca a parer mio poiché, sapete benissimo anche voi, spesso sono proprio le storie collaterali e i personaggi non protagonisti a rendere una serie interessante. Vero che un pilot non può in 45 minuti scarsi sviluppare tutte le storyline che compongono una serie, ma quanto meno un accenno sarebbe dovuto, così da preparare lo spettatore.

Cose da sapere:

Vi fu una controversia riguardo la scelta di Underwood per la parte di Ironside, in quanto l’attore non è realmente paraplegico. Effettivamente a una prima occhiata non convince molto come disabile.

Punti di forza:

Spencer Grammer è Holly in IronsideAccattivante il modo di fare di Ironside, che non usa metodi convenzionali (vedi la prima scena) per risolvere i suoi casi.

La musica. La musica è predominante in molte scene e spesso si fonde con i rumori in background; trovata giusta e godibile in quanto diventa parte integrante della scena e non solo accessorio, anzi, in alcuni casi posso anche osare a dire che la scena cambierebbe il suo significato, o quanto meno verrebbe percepita in modo diverso, senza l’apparato musicale. Potremmo fare un discorso analogo per i rumori, che non vengono coperti o smorzati ma diventano veri protagonisti. La serie si apre proprio con dei rumori, non con parole. Sono poche le serie tv che danno all’aspetto sonoro una parte così importante. 
Ricordiamo che le musiche sono di Skye Levin, nominato tre volte agli Emmy per CSI:Miami e conosciuto per Banshee, In Treatment, The Karate Kid, Entourage e molto altro.

Punti di debolezza:

Abbiamo già detto che spesso Underwood non appare come un vero paraplegico, che non si riesce ancora a instaurare un rapporto empatico con i protagonisti e con la squadra di Ironside.
Regista di Ironside, serie tv NBCAggiungiamo che la regia è imbarazzante? La scelta del metodo di ripresa non è univoca. Il regista non sembra avere un’idea chiara e, dai Lumière in poi, il modo in cui egli dirige la squadra di ripresa e quindi le sue scelte sono determinanti per la buona riuscita di un pilot. Se nell’ufficio usa un piano mobile e ruota da un volto all’altro, scegliendo di aggiungere a ciò un primo piano (copiato da NCIS, dove però era fatto bene) e regalando agli spettatori il mal di mare, in altre scene decide di apporre la steadycam direttamente sullo stuntman o sull’attore così da renderle più realistiche, in realtà il risultato è la destabilizzazione dello spettatore che non è preparato e per recepire questa “sorpresa” si perde la scena.

Ultima pecca (a parte la storia in sé del pilot che è debolissima, ma questa cambia di volta in volta essendo una serie a trama verticale): la spiegazione finale e la risoluzione del caso. Ricorda vagamente Sherlock Holmes e visto come il personaggio di Conan-Doyle è stato bistrattato in questi anni, non era proprio il caso di farlo soffrire ulteriormente.

Dubbi:

Tanti. Resta da capire se i flashback in cui vediamo un Ironside precedente l’incidente saranno presenti in tutta la serie oppure si esauriranno una volta raccontata la storia; se i personaggi secondari saranno in qualche modo sviluppati; se licenzieranno il regista.

Io andrò avanti a vederla ancora per qualche puntata, ma aspetto anche i vostri pareri. Per ora questa serie rimane in forse, speriamo divenga un sì definitivo.