Barack Obama

Il primo giugno, in occasione del mese dell’orgoglio gay, la Casa Bianca ha rilasciato un comunicato che ripercorre i progressi fatti, negli Stati Uniti (no, non Italia, continuate a non preoccuparvi!), per i diritti della comunità LGBT.

Da quando sono al governo, la mia Amministrazione ha lavorato per ampliare le opportunità, promuovere l’uguaglianza e spianare il campo di gioco per le persone e per la comunità LGBT. […] E poiché dobbiamo trattare gli altri come vorremmo che gli altri trattassero noi, io personalmente credo nell’uguaglianza del matrimonio per le coppie dello stesso sesso. […] Perciò ora, io, Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, con la presente dichiaro giugno 2012 come Mese dell’Orgoglio Lesbico, Gay, Bisessuale e Transgender. Invito la popolazione degli Stati Uniti ad eliminare il pregiudizio ovunque esista e a celebrare la grande diversità del popolo Americano.

Il comunicato è accompagnato da un video in cui Obama sottolinea ulteriormente il suo sostegno alla comunità LGBT.

Ho detto spesso che il genio dell’America è che l’America può cambiare. […] Ma il cambiamento non si attua da solo, il cambiamento avviene perché persone ordinarie, infiniti eroi silenziosi della storia americana si alzano e lo richiedono. La storia di lesbiche, gay, bisessuali e transgender americani non è diversa. Celebrando il “Pride Month” ricordiamo gli attivisti e i sostenitori che si sono rifiutati di farsi trattare da cittadini di seconda classe. Persone come Jeanne Manford o Harvey Milk, che hanno marciato, protestato e creduto in un futuro migliore. Ma ricordiamo anche gli eroi sconosciuti, i milioni di Americani LGBT per i quali azioni quotidiane hanno richiesto un coraggio straordinario. […] In questo mese, prendiamoci del tempo per celebrare insegnanti e studenti che hanno lottato contro il bullismo, militari gay che hanno difeso il nostro Paese con onore e integrità, familiari e amici che hanno visto i loro atteggiamenti evolversi.